Cosa ci ha detto Arsenal-Napoli su Aaron Ramsey

Il quarto di finale di Europa League tra Arsenal e Napoli, partita che si è disputata giovedì 11 e vinta con il risultato di 2 a 0 per i londinesi, ha avuto qualche interesse indiretto anche per la Juventus e siamo sicuri che molti tra i calciatori della Vecchia Signora abbiano guardato il match, magari per defaticare dal duro impegno della sera prima contro l’Ajax della sera prima (match conclusosi 1 a 1).

Quale sarebbe questo ‘interesse indiretto’? La presenza in campo di Aaron Ramsey, centrocampista avanzato (quasi una seconda punta)  che è stato già acquistato dalla Juventus per la prossima stagione, un affare quasi a parametro zero visto che Ramsey e in scadenza coni Gunners e alla Juve toccherà sborsare ‘solo’ 3,7 milioni di euro di oneri accessori, mentre al giocatore elargirà uno stipendio da 7 milioni di euro fino al 2023, anno in cui il giocatore compirà 33 anni.

Già, Ramsey non è un giovanotto, lo è stato alla corte di Arsene Wenger quando debuttò a soli 16 anni in Premier League, una vera e propria storia d’amore lunga una decade e fatta di alti e bassi, grandi giocate e infortuni gravissimi (tibia e perone nel 2010), ma quello che in estate arriverà alla Juventus è un giocatore completo, devastante sotto molti aspetti, pronto a giocarsi gli anni della maturità alle spalle di Ronaldo per giungere alla consacrazione.

Lo ha fatto vedere anche ieri con l’apertura delle marcature, una copertura costante su tutta la mediana del campo, un altro tiro violentissimo che ha trovato attento l’estremo difensore Meret e, infine, un unico neo ovvero un tiro sparato troppo alto a pochi passi dalla porta. Alla fine ieri è stato il giocatore migliore in campo al pari di Torreira che ha dominato il centrocampo e a Maitland-Niles autore di una prova monstre sulla fascia destra.

La partita in sé ha dato parecchi spunti alle due squadre, soprattutto per il match di ritorno. Il Napoli  da Londra porta indietro un bagaglio grosso così di informazioni che riguardano, nell’immediato, ciò che dovrà provare a fare e che può funzionare per ribaltare un risultato abbastanza schiacciante. Ma soprattutto acquisisce per l’ennesima volta la consapevolezza che la propria rosa ha pesantissimi deficit sui terzini: Hysai e Mario Rui semplicemente non raggiungeranno quel livello tale da poter giocare alla pari con gente come Aubameyang, Lacazette, lo stesso Ramsey. Da parte sua l’Arsenal sa di non aver giocato contro il miglior Napoli e che nel ritorno bisognerà tenere l’attenzione alta capitalizzando anche quello che all’andata è stato lasciato per strada. Inutile dire che i bookmakers credono poco alla rimonta del Napoli, che però è dato favorito nel match del San Paolo.  

Il sogno per Ramsey sarebbe lasciare con un buon ricordo di sé, una vittoria in Europa aiuterebbe molto e le possibilità ci sono tutte, soprattutto se continua a macinare gioco così. Nel frattempo i tifosi della Juventus si sfregano le mani guardando il 28enne in campo e cominciano a chiedersi dove sarà messo in campo da Allegri. Come si è visto anche ieri il gallese sa fare essenzialmente tutto dalla proprio trequarti in su. Il primo gol lo ha realizzato con un inserimento centrale, che è la zona che predilige del campo, il cuore del gioco. Ramsey si esalta se viene coinvolto, è stato utilizzato da Wenger come ‘cerotto’ in mezzo al campo, una sorta di fluidificante per i triangoli con i quali la squadra effettuava la transizione d’attacco. Con Emery stesso discorso: moltissimi palloni toccati spaziando su tutto il fronte d’attacco, ma anche diversi ripieghi nella propria meta campo, raramente saltato dagli avversari. La questione allora si sposta da “cosa Ramsey darà in più alla Juventus” a “cosa darà la Juventus a Ramsey”. È chiaro che un giocatore forte ha sempre il diritto di prendersi una licenza poetica, ma è vero altrettanto che alla Juve di Allegri vige un certo pragmatismo tattico che lascia una qualche libertà di manovra solo a fantasisti come Dybala o a fenomeni come Ronaldo. Dovesse fare solo la mezzala, perché di esterni ce ne sono già a frotte in quel di Torino, questa stabilità tattica potrebbe essere il passaggio per Ramsey da jolly d’attacco a mezzala di livello assoluto. Da questo passaggio alla Juve il gallese ha da guadagnare soprattutto la sublimazione del suo talento.